

Estetica
L’analisi estetica della rappresentazione audiovisiva esamina le possibilità del linguaggio audiovisivo di rappresentare, raffigurare e raccontare la realtà. Partendo dal funzionamento del linguaggio audiovisivo, si individuano i suoi limiti e le sue risorse espressive.
Il primo passo necessario alla comprensione del suo funzionamento è la descrizione degli elementi tecnici: i piani, i campi, i movimenti di macchina, l’inclinazione della camera rispetto al soggetto ripreso, così come le scelte sintattiche di montaggio di un comunicato audiovisivo. In breve, vanno fissati i criteri per una gestione dello spazio (limiti di campo) e del tempo (selezione e montaggio delle inquadrature) del comunicato.
Successivamente è possibile intervenire sul livello linguistico, sulle scelte espressive di un autore. Infine, interviene il dato dell’immaginario, che guida queste scelte all’interno di un discorso più ampio, fatto di formule prefissate e modelli precostituiti.
Siamo appena al di qua della definizione delle regole del cinema di genere, ma ci fermiamo solo sulla soglia di questo tipo di indagine.
Elementi fondamentali della mia ricerca estetica sono:
– il superamento dell’idea di un confine tra cinema e televisione;
– la descrizione del funzionamento del comunicato audiovisivo;
– la definizione del concetto di immaginario;
– le formule del cinema pàtico: horror, propaganda, hard-core;
– il documentario e il falso documentario;
– la manipolazione della realtà da parte della Società dello Spettacolo.

